Comm. Elio Ivo Sassi è il nuovo Presidente dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano
“Il lavoro dell’Ente andrà avanti in continuità ma abbiamo di fronte delle grosse sfide”
“Voglio innanzitutto ringraziare Vincenzo Volpi per il lavoro condotto quest’anno, così come ringrazio gli altri sindaci dell’Unione”, così afferma Elio Ivo Sassi, il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, sindaco di Villa Minozzo e delegato della Provincia di Reggio Emilia alla montagna.
Come da regolamento dell’Ente, infatti, dopo un anno cambia il presidente: Sassi succede a Vincenzo Volpi, sindaco di Toano.
“Il lavoro dell’Ente – afferma il neo presidente – andrà avanti in continuità, ma abbiamo di fronte delle grosse sfide perché finalmente l’Appennino sta esprimendo quelle che sono le sue grandi potenzialità in termini turistici ma anche ambientali, nella produzione di energie rinnovabili, nello sviluppo di nuovi modelli economici sostenibili come ha evidenziato anche l’ assemblea annuale Unindustria che per la prima volta si è tenuta in montagna, a Castelnovo ne’ Monti nei giorni scorsi. Lo sviluppo della Strategia per le Aree Interne e Montane (Stami) promossa dalla Regione Emilia-Romagna sarà fondamentale in questo senso nei prossimi anni”.
“Così come potrà avere una grande importanza la collaborazione tra l’Unione dell’Appennino e i comuni di Baiso, Canossa e Viano – aggiunge – che, anche se esterni all’Unione, condividono con noi il contesto appenninico, ed abbiamo tante linee di azione comuni che possiamo portare avanti insieme: dalla viabilità alla sanità, fino alla promozione del territorio. Ringrazio anche tutto il personale dell’Unione perché svolge un grande lavoro tutti i giorni, che permette a questo Ente di essere un punto di riferimento per numerosi servizi dei Comuni che ne fanno parte”.
Vista la scadenza elettorale che nella primavera 2024 vedrà la turnazione di diversi sindaci nella zona montana, Sassi resterà in carica fino a tale scadenza.
Civago, la Provincia mette in sicurezza la galleria
“Per limitare il più possibile i disagi a cittadini e imprese la Provincia, d’intesa con il Comune di Villa Minozzo, ha concordato di suddividere i lavori in due fasi temporali e di far partire il primo cantiere dopo la chiusura delle scuole”, aggiunge sindaco di Villa Minozzo e il consigliere provinciale delegato allo Sviluppo della montagna, Elio Ivo Sassi, precisando che il primo intervento sarà quello che interesserà la galleria di Civago sul lato dell’imbocco Nord. L’approfondito studio geologico e geomeccanico dell’area predisposto dalla Provincia ha infatti evidenziato il rischio di distacco e caduta massi a causa dell’intenso grado di fratturazione del versante roccioso sovrastante la galleria.
Questo primo cantiere, per un importo di 183.000 euro, partirà nei prossimi giorni e durerà un paio di mesi interessando l’imbocco Nord della galleria, sopra il quale si provvederà al disgaggio e alla rimozione delle porzioni rocciose maggiormente instabili ed al consolidamento tramite chiodatura delle restanti, in un’ottica di tutela della conformazione geologica che caratterizza il versante all’interno della valle del Dolo. I lavori saranno eseguiti dall’impresa Idroter srl di Villa Minozzo e nella fase più delicata – quella relativa al disgaggio e alla rimozione delle porzioni rocciose – comporteranno per ovvie ragioni di sicurezza la chiusura al transito della galleria e, dunque, l’interruzione del traffico sulla Sp 9. La chiusura sarà limitata a soli 10 giorni, precisamente dalle 9 di lunedì 12 alle 17 di venerdì 16 giugno e dalle 9 di lunedì 19 alle 17 di venerdì 23 giugno. Dal 5 al 9 giugno e da lunedì 26 giugno fino al termine dei lavori la Sp 9 sarà invece percorribile a senso unico alternato..
Durante la chiusura della galleria sarà opportunamente segnalata la viabilità alternativa, che prevede la deviazione lungo la viabilità provinciale Gazzano-Fontanaluccia (Sp 61 e Sp 35) e Madonna di Pietravolta-Piandelagotti-Romita (Sp 32, Sp 486R, Sp 38 ed infine Sp 96).