A ottantuno anni dall’eccidio di Minozzo, si ricordano le vittime

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IN ATTESA DELLA CONSEGNA UFFICIALE DELLA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE. Il sindaco Elio Ivo Sassi: “Aspettiamo la comunicazione del ministero per una celebrazione solenne sul luogo dei tragici avvenimenti”.

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30 Luglio 2025

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Domenica mattina (3 agosto), a ottantuno anni dall’eccidio dell’estate del 1944, si commemoreranno le vittime di Minozzo.

Alle 11 sarà celebrata la messa a suffragio nell’antica pieve minozzese di Santa Maria Assunta, officiata dall’arciprete Evandro Gherardi. Seguirà l’intervento del sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi. Infine verrà benedetto il monumento a ricordo dei martiri del rastrellamento nazista, che saranno pure onorati con un omaggio floreale.

“Il 13 maggio dello scorso anno - sottolinea il primo cittadino - il presidente della Repubblica, su proposta del ministro della Difesa,  ha decretato la concessione della medaglia d’argento al valor militare al nostro Comune per i caduti della frazione. Siamo in attesa di ricevere comunicazione dallo stesso ministero per la consegna ufficiale del riconoscimento direttamente a Minozzo. In quell’occasione celebreremo l’evento con un programma ancora più solenne, adeguato allo storico momento”.

L’organizzazione e il cerimoniale di domenica saranno a cura, come sempre, dell’associazione partigiana Alpi-Apc. La commemorazione sarà inoltre accompagnata dalle note musicali del corpo bandistico di Villa. La mattinata si concluderà con un momento conviviale nei locali della casa vacanze parrocchiale.

“Ricordare nel 2025 le vittime di uno dei momenti più bui della nostra storia recente, unitamente alla strage di Cervarolo - continua il sindaco - significa rinnovare un impegno collettivo nei confronti della memoria, della libertà e della pace. Ogni anno ci ritroviamo in tale ricorrenza non solo per onorare coloro che hanno sacrificato la propria vita per il loro paese e l’Italia, ma anche per trasmettere alle nuove generazioni il valore del sacrificio di chi ha lottato contro l’oppressione degli invasori tedeschi”.

Conclude Elio Ivo Sassi, che è anche presidente provinciale dell’Associazione liberi partigiani italiani - partigiani cristiani: “La memoria è un dovere civico. Custodirla è la maniera più autentica per rendere giustizia alla nostra storia e costruire un futuro fondato sui principi della democrazia e della solidarietà”.

Ultimo aggiornamento: 30/07/2025, 08:42

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